Le cronache di Gaia

Cronache di Gaia.

Un luogo di viaggio e di passaggio, benvenuti!

martedì 29 giugno 2010

Porte e portoni

Da che ho memoria tutti i grandi cambiamenti della mia vita sono avvenuti in luglio.
E anche questa volta sarà così. Dal primo luglio cambio lavoro. O meglio torno a fare uno vecchio lasciato in sospeso per due anni. Che sono due anni di fronte all'eternità delle stelle? Nulla!
Eppure in questi due anni la mia vita è inesorabilmente cambiata.
Ho incontrato delle persone meravigliose dal vivo e nel web, di cui non avrei mai creduto possibile l'esistenza. Ho portato a termine (e già finire per me è una conquista) il mio primo romanzo. Poi, come posseduta, da uno spirito antico non mi sono più fermata, e la diga tenuta insieme dalla monotonia di ogni giorno è crollata lasciando fuori uscire sillabe, virgole, periodi, in una schiuma di grammatica che mi ha avvolta completamente, anima e corpo.
Dopo domani dovrò rivedere ritmi, orari, la mia vita insomma.
Quello che credo non potrò rivedere, sarà la passione per la scrittura che così prepotentemente mi ha pervasa in questi ultimi due anni.
Si tratterà di giocare a un gioco nuovo, quello degli incastri.
Ho due storie in sospeso, urlano di essere scritte, e le scriverò.
Si chiude una porta, si apre un portone!

domenica 27 giugno 2010

Libri e film



Grande dilemma: libro o film?
Il partito dei sostenitori dei libri dice che non ci sono mai film all'altezza del libro da cui è tratto.
I sostenitori dei film dicono che esso è un prodotto assolutamente originale e da non confrontare con il libro.
Vero è che è impossibile non fare il confronto. Almeno io non ci riesco.

Personalmente mi sono capitati solo due casi in cui l'opera cinematorgrafica superasse quella letteraria:Le cronache di Narnia e Il principe Caspian. I due film sono meglio dei libri da cui sono tratti. Forse perchè il regista e lo sceneggiatore sono riusciti a rimodernare una storia, certamente valida, ma un po' datata.

Perchè parlo di questo argomento?
Presto detto: mercoledì uscirà Eclipse e ricomincerà il balletto dei confronti.
Sperando che Edward sia meno Cullen e che Bella abbia una seconda espressione, e che, questa volta, visti i soldi guadagnati dai precedenti film, ci saranno effetti speciali degni di questo nome. O almeno lo spero...

Dimenticavo! L'immagine è la meravigliosa ricostruzione al computer di Minas Tirith fatta per il film "Il ritorno del re". Giuro che quando l'ho vista mi sono venute le lacrime agli occhi, me l'ero sempre immaginata così!

giovedì 24 giugno 2010

Rabbia


Ira.
Anni fa uscì un film intitolato Seven con Brad Pitt e Gwineth Patrol in cui un serial killer uccideve delle persone, colpevoli a suo dire di un peccato capitale(sette appunto). Alla fine l'Invidia risultava essere il peccato peggiore di tutti, ma quello che annientava l'esistenza era l'ira.
"Vedo rosso", "Il sangue che va alla testa" espressioni tipiche per descrivere una rabbia cieca che prende all'improvviso e azzera la possibilità di pensare.
Grande nemica della felicità umana, secondo filosofie orientali, è però innata nell'uomo e nella donna.
La rabbia che monta come una marea e non si può fermare e si infrange spazzando tutto ciò che incontra è una delle sensazioni più forti ed eccitanti che ci siano.
Peccato che poi bisogna raccogliere i cocci.
Perdere il controllo può essere liberatorio, a tratti indispensabile. Liberare il lato animale fa senz'altro sentire meglio. Ma bisogna esserci preparati, per gestire il limite oltre il quale non si deve andare.
Non a caso la saggezza popolare dice:"guardati dalla furia dei miti".
Chi è buono per indole e tende a non arrabbiarsi, quando lo fa, è come uno tsunami. Tragedie grandi e piccole si sono consumate proprio a causa delle furia di persone assolutamente tranquille.
Mentre i saturnini si arrabbiano con cadenza lunare i miti sono tornadi inarrestabili.
Questo ho pensato mentre descrivevo il mio cattivo: Ryan.
Invidioso per eccellenza ma anche terribilmente mite e calcolatore. Il giorno in cui si arrabbia perde il senno e diviene un nemico implacabile. La cui invidia lo preserva dai sensi di colpa.

mercoledì 23 giugno 2010

Trilogia di Kushiel



Ho iniziato a leggere "Il dardo e la rosa" sull'onda dei molteplici suggerimenti avuti da molti lettori miei amici e vicini su aNobii.
Ne sono rimasta folgorata, il secondo volume "La prescelta e l'erede" è stato addirittura meglio!
Erano anni che non leggevo un fantasy così ben congeniato e originale.
La creazione di una nazione e dei suoi modelli sociali e morali è perfetta, la protagonista ha notevole spessore psicologico come pure i personaggi principali.
Una vera chicca!
Leggere Jacqueline Carey mi sarà di certo di aiuto oltre che di notevole diletto.
Dimenticavo di segnalare l'originale comandamento del dio di Terra d'Ange, Elua: "Ama a tuo piacimento".
Ma forse il messaggio più importante è la tolleranza. La diversità come ricchezza, la disponibilità a imparare le lingue diverse dalla nostra per comprendere meglio le società altre. Un cosmopolitismo di fondo che ben si affianca alla libertà morale della protagonista.
Citazione meravigliosa dal secondo volume:
"Che i guerrieri invochino pure a gran voce dei di sangue e di tuono; l'amore è duro, più duro dell'acciaio e tre volte più crudele. E' inesorabile come la marea, e vita e morte seguono la sua scia"

lunedì 21 giugno 2010

Solstizio d'estate


Nella notte del Solstizio è quasi obbligatorio alzare il naso al cielo e guardare le stelle.
Certo non ci fossero tutte queste nuvole sarebbe meglio...
Ciao a tutti!
Sono Daisy e in questa sera magica inizio a scrivere il mio blog.
Parlerò di quello che mi piace di più: leggere, scrivere e sognare.
Un po' alla volta ci conosceremo e scoprirete chi è Esedion e perchè ho chiamato il mio blog con questo nome.
Dolcetto della sera della bravissima Marion Bradley Zimmer:
Con il nostro pensiero, noi creiamo giorno per giorno il mondo che ci circonda.